I pannelli solari sono una fonte sempre più importante di energia rinnovabile che svolgerà un ruolo essenziale nella lotta ai cambiamenti climatici. Ma non sono eterni, visto che il loro ciclo di vita è stimato intorno ai 25 anni, e prima o poi si troveranno a diventare ingombranti rifiuti elettronici.
Entro il 2050, l’ Agenzia internazionale per le energie rinnovabili prevede che fino a 78 milioni di tonnellate di pannelli solari avranno raggiunto la fine della loro vita e che il mondo genererà circa 6 milioni di tonnellate di nuovi rifiuti elettronici ogni anno. Smaltirli correttamente è dunque essenziale per l’ambiente: capiamo come smaltire i pannelli fotovoltaici secondo le disposizioni vigenti.
I pannelli fotovoltaici si possono riciclare?
I pannelli solari sono composti da celle fotovoltaiche (PV) che convertono la luce solare in elettricità. Quando questi pannelli entrano nelle discariche, risorse preziose vanno sprecate. E poiché i pannelli solari contengono materiali tossici come il piombo che possono fuoriuscire quando si decompongono, il conferimento in discarica crea anche nuovi rischi ambientali.
La maggior parte dei produttori di energia solare afferma che i propri pannelli durano all’incirca 25 anni e, se consideriamo che il mondo ha iniziato ad adottare ampiamente il solare a partire dagli anni 2000, capiremo che oggi viene dismesso un numero ancora ridotto di pannelli solari.
Quando oggi i pannelli solari raggiungono la fine della loro vita, devono affrontare alcuni possibili destini. Ai sensi del diritto dell’UE in materia di rifiuti, i produttori sono tenuti a garantire che i loro pannelli solari vengano riciclati correttamente.
Nel caso di un impianto domestico, lo smaltimento deve essere effettuato dal proprietario presso il Centro di Raccolta dei RAEE di riferimento, rintracciabile tramite il sito ufficiale del Centro di Coordinamento. Lo smaltimento è carico del produttore, quindi per il proprietario è gratuito. Nel caso di un impianto professionale, lo smaltimento è regolato dalla normativa RAEE/2014.
Le normative
Questa normativa stabilisce due diverse modalità di smaltimento dei pannelli solari di uso professionale, diversa a seconda dell’anzianità dell’impianto. Per i pannelli fotovoltaici acquistati prima del 12 aprile 2014, il costo dello smaltimento spetta al proprietario, a meno che non decida di acquistare un nuovo impianto e far ricadere sul produttore lo smaltimento del vecchio. Per gli impianti installati dopo tale data, il costo dello smaltimento è a carico del produttore, quindi per il proprietario non ci sarà alcuna spesa.
Le migliori tecnologie oggi sul mercato permettono di recuperare un pannello al 98% del suo peso. Nello specifico, da un modulo di 21 kg si possono ottenere in media: 15 kg di vetro (che rappresenta il 70% circa del peso complessivo di ogni unità) 2,8 kg di materiale plastico, 2 kg di alluminio, 1 kg di polvere di silicio e 0,14 kg di rame. Un bottino che non va sprecato.
L’UE è in prima linea sul recupero dei pannelli solari usati: attraverso il suo programma Circular Business Models for the Solar Power Industry , la Commissione europea sta finanziando una serie di progetti dimostrativi che mostrano come è possibile riutilizzare i pannelli solari dai tetti e dai parchi solari , anche per l’alimentazione di stazioni di ricarica per biciclette elettriche a Berlino e complessi abitativi in Belgio.