Moxa: che cos’è e come può essere utile

La moxibustione è una delle tecniche terapeutiche della medicina tradizionale cinese in cui le foglie di artemisia vengono utilizzate per fabbricare una sorta di “sigarette” chiamate moxa. Nei trattati classici della medicina tradizionale cinese si ricorda che la moxibustione è nata nel nord della Cina come risposta alle malattie causate dalle basse temperature di quella zona. Ed è che, sebbene questa tecnica curi attualmente molti disturbi, si ritiene che sia nata originariamente per curare malattie legate a fattori ambientali.

L’obiettivo è ottenere un effetto riequilibrante sul corpo grazie agli stimoli prodotti dal calore che penetra attraverso i meridiani individuati dall’agopuntura. Ciò influisce positivamente sulle nostre funzioni fisiologiche e sugli organi interni.

Cos’è e come funziona la moxibustione?

Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’Unesco (2010), la Moxibustione o Mokusa è un trattamento che fa parte della medicina tradizionale cinese (475 a.C.-221 d.C.). Conosciuto in Occidente dalla s. XVII, grazie a viaggiatori e monaci gesuiti, si basa sulla Teoria dei Canali. Questa ipotesi stabilisce che il corpo ha un sistema di reti comunicanti, i meridiani, attraverso i quali scorre sangue ed energia. E le malattie o i disturbi sono dovuti allo squilibrio del corpo e delle energie, influenzato sia da fattori ambientali che emotivi.

La parola ‘moxibustione’ deriva dal verbo ‘cauterizzare’. Il calore viene prodotto sfruttando le proprietà terapeutiche della radice della pianta Artemisia , che viene pressata in un sigaro o macinata in una polvere da bruciare chiamata ‘ moxa ‘.

Questa terapia cerca di riequilibrare l’energia del corpo sulla base della teoria dei canali. Secondo questo concetto, il corpo funziona come un sistema di reti in cui fluiscono sangue ed energia, mettendo in comunicazione ogni parte del corpo, così come le aree esterne con quelle interne. A causa di molteplici fattori, sia esterni (come il freddo o il caldo) che emotivi, queste energie si sbilanciano e si creano eccessi o carenze in certi punti o aree. L’origine di diverse malattie e disturbi è da attribuire proprio a questo squilibrio energetico.

La moxibustione spinge quell’energia a fluire di nuovo, armonizzando nuovamente la circolazione energetica-sanguigna. Nei vari punti del corpo dove si concentra la circolazione viene applicato il calore tramite le “moxa”, capaci di ristabilire l’equilibrio nel giro di una sola seduta.

La moxibustione viene utilizzata in molti casi in combinazione con l’agopuntura, poiché entrambe le tecniche non solo sono complementari e compatibili, ma possono potenziare il loro effetto curativo.

Benefici della moxibustione

La moxibustione è ideale per il trattamento di problemi che comportano debolezza generale, stagnazione e depressione, tra cui appunto la menopausa. Ha molteplici vantaggi come:

  • Promuove la circolazione sanguigna e l’energia.
  • Regola il metabolismo e il sistema digestivo.
  • Aiuta nelle vampate di calore che compaiono in menopausa.
  • Regola lo stress, la stanchezza permanente e l’affaticamento di braccia e gambe.
  • Aumenta la produzione di globuli rossi e bianchi e di emoglobina.
  • Migliora le proprietà di coagulazione e le capacità di generazione di anticorpi.
  • Rafforza il sistema immunitario.

La forma più conosciuta e utilizzata di Moxibustione è quella indiretta, cioè avvicinando la Moxa alla zona da trattare, ma senza comunque toccare la pelle. Porta meno rischi e, inoltre, non comporta alcun tipo di dolore per il paziente.

Dopo il trattamento è fondamentale rilassarsi, non svolgere attività fisiche o intellettuali e non mangiare o bere nulla, soprattutto cose fredde.