Pensando al patrimonio territoriale pugliese, il vino non è la prima cose che viene in mente, Eppure, la Puglia conta ben 105.000 ettari di superfici coltivate a vite, con all’attivo 4 Denominazioni di Origine Controllata e Garantita (DOCG) e 28 Denominazioni di Origine Controllata (DOC), il più alto numero di DOC in Italia dopo la Toscana.
La viticoltura ha una tradizione secolare in questa terra assolata. Stando alle fonti, pare sia stata introdotta dai Fenici intorno al 2.000 a.C. che impiantarono nuovi vitigni e svilupparono le tecniche di produzione. Con i Greci, la viticoltura pugliese continuò ad espandersi, fino all’intero periodo dell’Impero Romano e oltre.
La produzione interessa soprattutto i vini rossi, che rappresentano l’80% del totale, con una maggioranza di vitigni negroamaro e primitivo. L’attenzione dei produttori si sta recentemente spostando verso una maggiore qualità del vino prodotto, tanto da ricevere riconoscimenti a livello internazionale.
Passiamo in rassegna i vini pugliesi più apprezzati da critica e pubblico.
Nero di Troia
Questo vino rosso, tra i più antichi della Puglia, fu importato in Italia ai tempi dei Greci, e si distingue per la sua bacca rossa ad alta carica polifenolica, che conferisce un colore rubino intenso che, a volte, può sembrare “nero”. Da qui il nome Nero di Troia.
Viene coltivato in particolare nella zona delle Murge, nel Gargano ed in provincia di Bari. Altra caratteristica distintiva di questi grappoli è la maturazione piuttosto tardiva, che solitamente avviene verso inizio ottobre.
Il Nero di Troia si caratterizza, oltre che per il colore rosso rubino, per la personalità rotonda ed austera, con aromi speziati e note di more e liquirizia. Risulta perfetto abbinato alla carne rossa, alla selvaggina e ai formaggi.
Primitivo di Manduria
Il Primitivo di Manduria è originario dell’area tarantina, dove i vitigni attecchiscono su terreni ricchi di calcare e argilla, difatti, sono spesso situati in prossimità delle dune di sabbia del Mare Ionio.
La produzione iniziale del vitigno è riconducibile in origine alle terre dell’agro di Manduria, Maruggio, Sava e Lizzano oltre che nella Puglia centrale nei dintorni di Gioia del Colle. Recenti analisi del DNA hanno stabilito un’origine comune del Primitivo e dello Zinfandel, ampiamente coltivato in California e Australia.
Queste uve maturano precocemente, alla fine di agosto, ma ciò non significa che il vino non sia corposo, anzi! Dal caratteristico colore rosso intenso, con sfumature diverse in base all’invecchiamento, presenta un sapore fruttato, gradevole, pieno, armonico, tendente al vellutato col passare degli anni. È particolarmente indicato per accompagnare salumi, formaggi forti e piatti a base di maiale.
Rosso di Cerignola
Di recente creazione (il vino nasce ufficialmente nel 1974), il Rosso di Cerignola è diventato in breve tempo uno dei più importanti vini pugliesi. Prodotto nel foggiano, questo vino particolarmente secco ben si accompagna a carni in umido, brasati e pecorini di media stagionatura.
Il Rosso di Cerignola DOP si presenta di colore rosso rubino piuttosto intenso, tendente al mattone con l’invecchiamento; al naso si offre con profumi abbastanza intensi e persistenti, con sentori di frutti rossi maturi, note balsamiche e di sottobosco; al gusto è secco, caldo, abbastanza morbido, giustamente tannico, sapido e corposo.
Negroamaro
Tra i rossi pugliesi più rinomati in Italia, il Negroamaro è tra i vigneti più antichi della regione ed è il principale vitigno utilizzato per produrre il Salice Salentino.
Il Negroamaro ha caratteristiche organolettiche ben definite: il suo colore rosso intenso e inconfondibile, così come il suo profumo essendo fruttato e vinoso con delicati sentori di more e tabacco, ci tiene compagnia soprattutto nelle stagioni più fredde.
A tavola il Negroamaro si abbina perfettamente con i piatti della tradizione salentina e con le carni rosse: è perfetto ad esempio con l’agnello alla brace.
Aleatico di Puglia
A differenza dei vini precedentemente menzionati, l’Aleatico viene prodotto pressoché in tutto il territorio pugliese e, in particolare, ad essere interessate dalla produzione di questo vino sono le province di Taranto, Lecce, Brindisi, Foggia e Bari.
Si tratta di un vino naturalmente dolce, caratterizzato da un colore rosso rubino tendente all’arancio a seconda del grado di invecchiamento. Al palato è delicato, dolce e pastoso perfetto per accompagnare dolci, pasticceria secca e dessert a base di cioccolato e miele. Questo vino può essere dolce naturale o liquoroso dolce naturale.