Il riscaldamento a pavimento è un metodo di riscaldamento ecosostenibile che consiste nel riscaldare gli ambienti attraverso un sistema di tubazioni posizionate sotto il pavimento. Questo metodo di riscaldamento presenta numerosi vantaggi, non solo per l’ambiente ma anche per le spese correnti per mantenere in funzione l’impianto.
Molti credono che il riscaldamento a pavimento sia difficile da installare e abbia costi elevati, ma in realtà non è così, l’installazione è semplice e i costi sono in linea con gli altri sistemi di riscaldamento.
In generale il riscaldamento a pavimento si presta a essere installato in nuove costruzioni o in ristrutturazioni in quanto richiede una serie di accorgimenti in fase di posa, ma i costi possono essere ammortizzati nel lungo periodo.
Come funziona il riscaldamento a pavimento?
Il riscaldamento a pavimento, anche conosciuto come impianto a pannelli radianti, è un’alternativa al tradizionale sistema di riscaldamento con termosifoni. Nel sistema di riscaldamento a pavimento, tubazioni d’acqua o resistenze elettriche vengono posizionate sotto il pavimento per irradiare il calore dal basso verso l’alto.
Per realizzare questo tipo di impianto, vengono utilizzate principalmente tubazioni d’acqua sotto il pavimento. L’acqua viene riscaldata da una caldaia, una pompa di calore o un impianto ecosostenibile come pannelli solari o fotovoltaici. In questo modo si può contribuire a ridurre l’impatto ambientale e a risparmiare sui costi di riscaldamento.
Il riscaldamento a pavimento può essere anche elettrico e in questo caso si utilizzano delle resistenze elettriche invece delle tubazioni d’acqua. Il sistema elettrico è meno complesso da installare rispetto al sistema idraulico, ma può essere più costoso a lungo termine a causa dei costi dell’energia elettrica.
Entrambi i metodi di riscaldamento a pavimento garantiscono un’elevata efficienza e la possibilità di riscaldare uniformemente tutti gli ambienti della casa. Inoltre, attraverso l’utilizzo di un termostato, la temperatura può essere regolata in modo autonomo in ogni stanza.
Quanto si risparmia con il riscaldamento a pavimento?
Un recente studio commissionato dalla Eu-Ray ha dimostrato che il risparmio energetico che si può ottenere da un sistema di riscaldamento a pavimento va dall’8% al 30%. La ricerca è stata condotta da università di Copenhagen e Padova, e ha confrontato tre diversi edifici (una casa singola, un complesso di uffici ed una fabbrica) situati in tre diverse aree (Venezia, Bruxelles e Stoccolma), comparando l’energia e le emissioni di CO2 a seconda dell’uso di radiatori o riscaldamento a pavimento. I risultati mostrano chiaramente che l’impianto a pavimento consente di risparmiare dall’8% al 30%. Ciò conferma che il riscaldamento a pavimento è un’opzione efficiente per ridurre i costi energetici e le emissioni di CO2.
Per fare un esempio concreto, per riscaldare un ambiente di 9 mq con un sistema elettrico, il costo è paragonabile al consumo di 3 lampadine da 100 watt accese per un’intera giornata. Il riscaldamento a pavimento è un’opzione efficiente per il riscaldamento degli edifici, ma per ottenere i massimi benefici, è importante seguire alcune regole. Una delle regole più importanti è quella di non accendere e spegnere l’impianto in continuazione come si farebbe con i tradizionali caloriferi. I sistemi di riscaldamento a pavimento sono più efficienti se lasciati accesi costantemente, a meno che non si vada via per un periodo prolungato.
Il riscaldamento a pavimento è un sistema di riscaldamento a bassa temperatura, che richiede più tempo rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali per raggiungere la temperatura desiderata. Per questo motivo, è necessario lasciare acceso l’impianto per diverse ore, anche dopo che la temperatura desiderata è stata raggiunta. Se l’impianto viene spento, la temperatura gradualmente si abbasserà. Questo è il motivo per cui è consigliabile lasciare acceso l’impianto per mantenere la temperatura desiderata e beneficiare del massimo risparmio energetico (vedi come impostare in modo corretto la caldaia per ridurre i consumi).